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Non verseremo più neanche una lacrima per quello che è successo a partire da quella tragica notte del 6 aprile. Ci brilleranno gli occhi, fino a diventare liquidi, riguardando le foto di Marco, ma nessuna goccia dovrà scendere. Perché di lacrime ne abbiamo versate tante e abbiamo scoperto che della nostra commozione, del nostro dolore e del nostro essere umani qualcuno ne approfitta senza rispettare le nostre ferite, senza traccia di umanità. È tempo di rimanere lucidi e razionali per poter ricostruire il nostro tessuto sociale e veder rivivere la nostra città. È tempo della denuncia. Marco va oltre, attraverso le sue foto mostra non solo distruzione e disperazione ma contribuisce a far uscire la verità del nostro vivere e del nostro resistere quando le denunce non bastano. È vero. Siamo testardi violentemente attaccati a questa nostra città e a questa nostra terra. COMITATO 3E32